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Note di management n° 10

 

Coaching 
Accanto alle competenze più tecniche legate al sapere e saper fare, oggi la formazione del manager non può prescindere dal suo saper essere, cioè le capacità e attitudini personali.

Capacità comunicativa, automotivazione, negoziazione costituiscono parte integrante del bagaglio di chi debba gestire delle risorse, di chi voglia coinvolgere, motivare e trasmettere ai propri collaboratori il senso dei valori e degli obiettivi aziendali.

Migliorare la conoscenza di sé, dei propri punti forti ma anche delle proprie necessità di miglioramento, diventa il pre-requisito per organizzare in modo efficace il proprio lavoro, per analizzare e migliorare il rapporto con i collaboratori imparando a riconoscerne le motivazioni, a valorizzarne le capacità e a creare sempre nuovi stimoli innescando così un percorso di crescita che è allo stesso tempo personale, di gruppo e dell’azienda.

Quello che è peculiare nel Coaching è la possibilità per il manager/professionista di potersi confrontare liberamente con un consulente esterno che, proprio perché parte neutrale e distaccata emotivamente, può aiutarlo a gestire cambiamenti o situazioni lavorative particolari (conflitti, decisioni, relazioni) che generalmente sono fonte di stress e malessere psicofisico.

Il Coaching si è diffuso negli States in ambito aziendale trovando positivi riscontri e ponendosi come pratica parallela alla Formazione, da cui si differenzia per modalità ed obiettivi.
Mentre la Formazione viene eseguita in gruppo e con obiettivi didattici che incrementano le competenze tecniche, il Coaching si focalizza sulle difficoltà personali/relazionali/emotive che il singolo riscontra nella propria realtà lavorativa.

Il Coaching è un processo focalizzato su quelle che Daniel Goleman ha denominato competenze emotive, cioè quel saper essere che non si apprende nelle aule dell'Università o nei corsi di specializzazione, ma in sessioni appropriate di counselling individuale o di gruppo.

Il processo di Coaching viene deciso e programmato tra Coach e cliente; insieme decidono modalità di lavoro e obiettivi da conseguire.

Possiamo in generale affermare che il Coach ed il suo cliente si incontrano periodicamente per un colloquio, comunicano per e-mail o telefono e qualsiasi altra modalità a loro congeniale.  

Roma, Novembre 2003

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